sabato 31 marzo 2012

un sogno

Dopo anni di reciproca frequentazione ho imparato a conoscere il simbolismo dei miei propri sogni, gli animali e le persone che vi compaiono, i luoghi che non assomigliano, se non nei nomi, a quelli conosciuti da sveglia.

Poi arriva un sogno che mi sorprende e passati molti giorni ancora ci penso - non un sogno sbalorditivo, angosciante o incredibilmente bello - ma con un elemento nuovo.

Ho sognato i procioni. Il procione non è un animale ricorrente nel mio personale mondo onirico, nemmeno uno di quelli che compaiono nella mia scrittura, ma si è preso questo sogno.

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Mi trovavo nella mia città natale, Pistoia, in un luogo vagamente riconoscibile come Piazza del Carmine, ad un'ora imprecisata del giorno, ma probabilmente tardo pomeriggio. Non saprei la stagione. Qualcuno, che forse ero io, diceva di avere con sè molti procioni, un'intera famiglia: loro apparivano, una versione cartonizzata dell'animale vero, correvano liberi per la strada deserta di autovetture. Come in altri sogni con animali, anche se si muovevano distanti da me e dalle altre - poche - persone con cui mi trovavo, erano in perfetta connessione con il mio pensiero. I procioni continuavano la loro esplorazione. Io mi sedevo con un gruppo di persone provenienti dalla Spagna, gente di strada che vagabondava per il paese, intonavamo insieme una canzone sudamericana, una ninna-nanna, che mi hanno insegnato tanti anni fa proprio alcune persone di strada, alla fine di un blues pistoiese. Cantavo la canzone nella sua interezza, senza nessun cambiamento nelle parole come nella melodia. Cuando la luna redonda està... Intorno imbruniva. Mi sentivo addosso un senso di completezza, come chiudendo un cerchio.

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(Poi, a pensarci bene, a suo modo anche il procione è una creatura che c'è sempre stata, sebbene attraverso la televisione - a sei, sette anni guardavo anch'io Candy Candy ed ero affascinata da Kleen, soprattutto perchè non riuscivo a capire che animale fosse. E c'è la puntata de La casa nella prateria, in cui Laura prova ad allevare un piccolo procione, Jasper mi pare si chiamasse, che ne combina una dietro l'altra, sebbene poi ci sia il lieto fine. Ma perchè ricompare ora, questo mangiatore di uova grosso come un piccolo cane, proprio non saprei.) 

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