martedì 27 marzo 2012

Marco Simonelli on air

Il nuovo sito del poeta e performer fiorentino, nonchè amico del tè e consulente delle mie ore disperate!, Marco Simonelli è qui:
www.marcosimonelli.net

Ci sono informazioni sui suoi libri, alcune sue poesie, fotografie, appuntamenti, link vari e appuntamenti. Fateci un giro!

L'ultimo libro di Marco è L'estate sta finendo (sì, come la canzone dei Righeira! quindi chiunque abbia avuto un'infanzia a cavallo tra i '70 e gli '80 non può restare indifferente) edito da Leconte, che potete acquistare qui.




















In questo libro ci sono alcune tra le più belle poesie che Marco ha scritto oltre ad un'interessante intervista dove l'autore rivela tutta la sua arguzia pensante. Questo è attualmente il mio testo preferito, perchè c'è dentro l'incredibile sofferenza degli adolescenti e l'amore che quando arriva le prime volte isola, è quasi una maschera protettiva - siamo in due dentro un amuleto e questo amuleto si può chiamare musica dark, Stargazer sui capelli lunghi, braccialetti che fasciano i polsi - contro chi ci opprime.


Epicedio


All’ombra dei fanciulli che bulli ci fiorivano dappresso
abbuiati dai Cure e dai Bauhaus, soundtrack dei giorni insieme
se n’andava la speme a farsi benedire. Soffrire non serviva:
lasciva quella morte c’attirava, e bastava ascoltarla
commerciale in cassette duplicate, lasciarla musicale
che fosse look per intellettualoidi liceali e depressi come noi.

La tua professoressa di latino t’incrinava il destino con i tre.
Io e te eravamo gli scemi del villaggio.
Nel paesaggio due semi intestarditi insieme impollinati
e l’unico sbocciare fu solo nei capelli colorati,
fu solamente nelle pelli bianche; in due su un motorino
o al giardino dove fumavamo, facendo sega a scuola.

Adesso vola solamente il ricordare, per te che stai col Corvo,
le fasce stile Brandon Lee del non sopravvissuto, stormi d’uccelli neri,
che ieri c’era da mandare a mente quel brano dei Sepolcri che non so.
Ma oggi no: ti porto in lutto dark, con thanatos e con eros,
metamorfosi d’Ovidio, compagno adolescente.
In modo differente ci trasformammo in niente.

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