martedì 16 aprile 2013

da: Simone Weil, Manifesto per la soppressione dei partiti politici

 La verità è costituita dai pensieri che sorgono nello spirito di una creatura pensante unicamente, totalmente, esclusivamente desiderosa della verità.
La menzogna, l’errore – termini sinonimi – sono i pensieri di chi non desidera la verità, o di chi desidera la verità e, assieme ad essa, qualcos’altro. Per esempio, di chi desidera la verità e in più la
conformità a un determinato pensiero prestabilito.
Ma come desiderare la verità senza saperne nulla? E’ questo il mistero dei misteri. Le parole che esprimono una perfezione inconcepibile all’uomo – Dio, verità, giustizia – pronunciate interiormente con desiderio senza essere unite ad alcun’altra concezione, hanno il potere di elevare
l’anima e di inondarla di luce. A questo si riduce l’intero meccanismo dell’attenzione.
E’ impossibile esaminare i problemi spaventosamente complessi della vita pubblica prestando attenzione contemporaneamente da un lato a discernere la verità, la giustizia, il bene pubblico, dall’altro a conservare l’atteggiamento che si conviene a un certo membro di un raggruppamento.
La facoltà d’attenzione umana non è capace di rispondere simultaneamente a queste due preoccupazioni. In effetti, chiunque si dedichi a una di esse, esclude l’altra.
Ma nessuna sofferenza attende chi abbandona la giustizia e la verità. Mentre il sistema dei partiti comporta le pene più severe per l’indocilita’. Penalità che toccano quasi tutto: carriera, sentimenti,
amicizie, reputazione, onore, talvolta addirittura la vita di famiglia.

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