"Il corpo glorioso non può che essere lo stesso corpo mortale".
Ha scritto Giorgio Agamben, in un testo dal titolo "L'irreparabile", che sta all'interno del libro La comunità che viene.
"L'irreparabile - inizia il testo - è che le cose siano così come sono".
Ho pensato a questo, al "malfattore" giustiziato, il cui corpo resta, "in catene", ben visibile a tutti.
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